Categoria: Culturali
Libri, emozioni e libertà
Autore: 1 Data: 10/04/17
Con l'associazione Amici del Libro, alcuni suggerimenti per una buona lettura. Stavolta si parla di emozioni gestibili, ma anche di infanzia e libertà

Come gestire le proprie emozioni e vivere una vita più gratificante? Lo suggerisce Elsa Punset, filosofa, divulgatrice e scrittrice esperta in gestione delle emozioni con Il libro delle piccole rivoluzioni (De Agostini editore) spiegando come cambiare in meglio non sia difficile, se si riesce a creare abitudini che aiutino nel giusto approccio ai problemi quotidiani. Per ogni problema, piccolo o grande, ci sono decine di piccole routine per arrivare soddisfatti a fine giornata, organizzate secondo quattro punti focali: effettua un’autoanalisi efficace, gestisci le emozioni negative, migliora te stesso e rendi più gratificanti le relazioni interpersonali. Un libro coinvolgente e ricco di spunti curiosi, da leggere tutto d’un fiato dall’inizio alla fine, oppure da sfogliare per soffermarsi sui capitoli che affrontano un problema particolarmente sentito. Punset dirige in Spagna il Laboratorio di Apprendimento Sociale ed Emozionale. È molto nota anche in America Latina per la sua attività divulgativa e le partecipazioni in radio e in TV, ma soprattutto per i suoi libri, che sono sempre dei bestseller.

 

 

 

Presentato nei giorni scorsi alla libreria Galla di Vicenza, il nuovo libro del triestino Mauro Covacich è La città interiore (La Nave di Teseo editore). Ambientato nella città giuliana, come una sorta di omaggio ai propri natali, il libro è quasi un romanzo di formazione, scritto con la precisione di un analista di guerra e animato dalla curiosità di un reporter. Nell'aprile del 1945 un bambino sta trasportando una sedia tra le macerie della città liberata dai nazifascisti ed è diretto al comando alleato, dove lo attende suo padre, sottoposto a un interrogatorio. Quasi trent'anni dopo, nel 1972, un gruppo terroristico ha fatto saltare due cisterne di petrolio. Il bambino Mauro Covacich, tra le gambe del padre, vedendo colonne di fumo dalle alture carsiche sopra la città, chiede e si chiede se ci sia una guerra... Si scopre così che i due episodi sono strettamente legati tra di loro, quasi a voler stabilire una continuità non solo storica, ma anche familiare.

 

 

 

Ancora un bambino è il protagonista del nuovo libro di Francesco Formaggi, Il cortile di pietra (Neri Pozza editore). Si chiama Pietro e ha sei anni. I genitori sono poveri contadini e la casa in cui vivono cade a pezzi. Un giorno si presenta un uomo per portarlo via in collegio, luogo che scoprirà essere cupo e freddo, per niente ospitale (e la copertina rende molto bene l'idea). Per sopravvivere, Pietro fa amicizia con Mario, ragazzino sveglio e intelligente, che suore chiamano "la peste", per il suo spirito ribelle che, più di una volta, lo ha portato a tentare la fuga. È sempre stato riacciuffato e picchiato, ma non si è mai arreso, fino al giorno in cui una punizione più dura del solito lo fa amamlare. Solo allora Pietro capisce che dovrà mettere da parte la paura e scoprire il coraggio se vuole salvare l’amico e ritrovare la libertà. Una storia di amicizia e di resilienza, un inno alla libertà e alla voglia di vivere.


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