Categoria: Culturali |
Libri: leggiamo in salute |
Autore: 1 Data: 22/03/17 |
Con l'associazione Amici del Libro, alcuni suggerimenti per una buona letture. Stavolta si parla di salute e medicina, argomenti di cui oggi parlano tutti. Ma la salute è un affare complicato e comunicarla correttamente significa avere a che fare con una scienza in rapida evoluzione |
Salvo Di Grazia, chirurgo e scrittore, scrive per Chiare Lettere un libro importante sullo stato attuale della medicina e della salute in Italia. Medicine e bugie - Il business della salute - racconta di come oggi noi tutti abbiamo talmente paura delle malattie (anche quelle inventate) che siamo disposti a ingerire qualsiasi pillola, e a credere a truffatori e guaritori senza scrupoli. Bombardati da pubblicità ingannevoli, compriamo integratori di ogni specie senza sapere che per la maggior parte non servono a nulla, siamo disposti a sottoporci a esami più volte all’anno con costi elevatissimi anche quando non ce n’è bisogno, ci affidiamo a qualsiasi prodotto che sia naturale e biologico sicuri della sua efficacia, anche quando non provata scientificamente, e siamo in balia della prima novità farmaceutica che ci prometta di farci diventare più belli e più giovani. Di Grazia combatte da anni contro truffe e ciarlatani. Prove e documentazioni alla mano, riporta casi di farmaci inutili o addirittura dannosi spacciati per miracolosi, dal nuovo prodotto contro l’Alzheimer allo scandalo dell’Oscillococcinum, o di certi psicofarmaci o antidolorifici causa di morte e disturbi gravissimi. Perchè essere informati è l’unica cura che può salvarci da facili illusioni e aiutarci a essere cittadini e pazienti più sani e consapevoli.
E a proposito di (dis)informazione sulla salute, Silvia Bencivelli, Daniela Ovadia scrivono per Carocci È la medicina, bellezza! Perché è difficile parlare di salute. Di salute ormai parlano un po’ tutti, dicendo di tutto. Ma la salute è un affare complicato e comunicarla correttamente significa soprattutto maneggiare la complessità. Cioè significa avere a che fare con una scienza in rapida evoluzione, definizioni non sempre granitiche, dibattiti tra scuole di pensiero, statistiche da interpretare. E una marea di interessi, economici e non soltanto. Rinunciare a questa complessità porta a riassumere il tutto in due parole: “fa bene” o “fa male”. Magari aggiungendo che “nessuno lo dice”. In realtà, qualcuno che lo dice, o che cerca di farlo, c’è: sono i giornalisti medico-scientifici. Che a quelle due parole, non sempre oneste e di certo mai esaustive, contrappongono un lavoro di ricerca e studio basato su strumenti niente affatto misteriosi. Questo libro, attraverso il racconto di storie di giornalismo e di medicina, e di bufale, ve ne propone alcuni.
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