Categoria: Culturali
I contrasti nelle immagini della storia
Autore: 1 Data: 09/02/18
Presentato il mese scorso a palazzo Cordellina della biblioteca Bertoliana di Vicenza, il bel volume Contrasti - La grande guerra nel racconto fotografico di Piero Calamandrei
Presentato il mese scorso a palazzo Cordellina della biblioteca Bertoliana di Vicenza, il bel volume Contrasti - La grande guerra nel racconto fotografico di Piero Calamandrei, curato dalla scledense Silvia Bertolotti e edito dalla Fondazione Museo storico del Trentino (rappresentato per l'occasione dal direttore Giuseppe Ferrandi) con il sostegno del Comune di Schio, del Comune di Valli del Pasubio e del Comune di Posina, è il risultato di un’ampia e approfondita indagine storico-culturale, archivistica e fotografica, che oltre a costituire un omaggio nei confronti di una figura centrale del panorama politico-culturale italiano del Novecento, offre un’interessante testimonianza rispetto a quelle località fra l’Alto vicentino e il Trentino, nelle quali il celebre intellettuale e giurista soggiornò come ufficiale dell’esercito italiano, durante gli anni della Grande Guerra.

Contrasti presenta un percorso, talora inedito, alla scoperta di un giovane Piero Calamandrei, ufficiale della Milizia Territoriale e poi ufficiale P (Servizio Propaganda), ma propone soprattutto un viaggio documentato e appassionato attraverso i volti e gli scenari che egli fotografò con la sua Vest Poket Kodak durante i lunghi mesi di guerra; emergono così le immagini del traino di artiglieria in vetta al Pasubio, la distruzione dei paesi lungo la Vallarsa, il lavoro della milizia territoriale in Novegno, i paesi e le cittadine di San Vito di Leguzzano, Schio, Marano e Valli del Pasubio, la Villa Montanina del Fogazzaro, la Val Posina e Fusine; infine la Val Lagarina, Rovereto, Trento e Bolzano; molti di quei luoghi che subirono perciò il passaggio o le ferite del conflitto.

I documenti fotografici utilizzati nella ricerca, insieme ad altro materiale documentario, quale manoscritti, materiale a stampa e corrispondenza, provengono da quattro archivi: dall’Archivio privato della Famiglia Calamandrei, dal Fondo Calamandrei della Fondazione Museo storico del Trentino, dal Fondo Calamandrei della Biblioteca e Archivio storico Piero Calamandrei di Montepulciano, dal Fondo Calamandrei dall’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea a Firenze.

Il volume è costituito da due saggi introduttivi a cura dell’autrice, seguiti da un’ampia sezione illustrata, che riproduce oltre 400 fotografie scattate da Calamandrei e le cartoline da lui inviate dalla Zona di guerra. L’autrice ha ricostruito le didascalie delle immagini fotografiche, anche e soprattutto integrandole con le informazioni ricavate dalla copiosa corrispondenza di Piero dal fronte. La massima parte delle fotografie erano state, infatti, originariamente inserite all’interno delle buste contenenti le lettere inviate dalla zona di guerra alla fidanzata (e poi moglie) Ada Cocci, ai familiari e ad alcuni sodali.

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