Categoria: Culturali
Cinema, bellezza e memoria
Autore: 1 Data: 17/05/17
Tre recenti pubblicazioni raccontano storie di cinema, di bellezza e di memoria. Ve li segnaliamo, come sempre in collaborazione con l'associazione Amici del Libro

Alberto Crespi è l'autore di Storia d'Italia in 15 film (Laterza) di recente presentato alla libreria Galla di Vicenza. Uno dei più importanti critici cinematografici rilegge la storia d’Italia in quindici straordinari film, perchè i film raccontano sempre due epoche, quella in cui sono ambientati, il contesto storico in cui si dipana la trama, e quella in cui vengono realizzati. Il libro racconta il fascismo utilizzando Amarcord di Fellini, il ’68 con Sandokan di Sollima, gli anni ’70 con Salò di Pasolini, passando per la caduta del muro con Palombella rossa di Moretti, fino all’attualità politica della serie tv Gomorra. Per i cinefili un libro da non perdere, ma anche per chi ama rileggere gli avvenimenti alla luce di una diversa prospettiva. Un viaggio lineare e cronologico per quanto concerne gli eventi storici, ma anche un continuo andirivieni nella storia del cinema: fenomeni come colonialismo, fascismo, Resistenza, dopoguerra in film di epoche disparate, diversissimi fra loro.

 

 

Alla libreria Galla aprroderà tra qualche giorno anche Massimo Cuomo per presentare il nuovo romanzo Bellissimo (Edizioni E/O), una storia d'amore e rivalità tra due fratelli messicani diversissimi tra loro. Miguel è un ragazzo di una bellezza rara, mentre il fratello maggiore Santiago assiste ammirato e intimorito alle prodigiose reazioni che la bellezza dell’altro suscita nel padre e nella madre, nei passanti, nelle vicine di casa che affollano il cortile, nelle corteggiatrici che lo incalzano ovunque. Se Miguel cattura sempre la luce dei riflettori, a Santiago tocca invece il buio degli angoli nascosti. Gli sguardi delle donne sono tutti per il fratello, la sua bellezza mantiene in secondo piano ogni aspetto dell’esistenza del primogenito. La vita tuttavia non fa sconti a nessuno e anche Miguel dovrà, attraverso un faticoso apprendistato, cercare la via per un rapporto maturo con gli altri.

 

 

Con L'illusione della memoria (Ponte alle Grazie), la psicologa e ricercatrice inglese Julia Shaw sostiene che la nostra vera origine si trova soprattutto nella memoria. I ricordi personali sono il cuore della nostra identità: un ponte che ci collega al passato e che al tempo stesso ci indica una direzione nel futuro. Attenzione però, non si tratta di una macchina perfetta, perchè la memoria funziona in modo misterioso e apparentemente caotico: in che modo ci illudiamo di ricordare qualcosa che non abbiamo mai fatto? Come possiamo verificare l’attendibilità dei racconti altrui, ad esempio dei testimoni oculari di un crimine, e distinguere un bugiardo, seppur in buona fede, da una persona davvero sincera? Sul filo dell’ironia ma con estremo rigore scientifico, Julia Shaw risponde a questi e a molti altri quesiti, suggerendo che una presa di coscienza delle nostre reali capacità mnemoniche è un modo per sottrarci agli inganni della memoria.


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