Categoria: Culturali
A Vicenza il mondo colorato di Cleto Munari
Autore: 1 Data: 14/03/17
Il design di Cleto Munari in mostra dal 18 marzo al 10 giugno a Palazzo Chiericati. Negli stessi giorni una seconda selezione di opere a villa Pisani Bonetti di Bagnolo di Lonigo
Un mondo che trabocca di creatività e diventa forma perfetta grazie al lavoro di sapienti artigiani. Nasce così la mostra Mondocleto. Il design di Cleto Munari, dal 18 marzo al 10 giugno a Palazzo Chiericati di Vicenza, sito storico che custodisce la Pinacoteca civica e che apre alle creazioni di un designer che in 40 anni di attività ha portato il suo marchio e il nome della sua città in giro per il mondo.

“Cleto Munari è uno dei grandi figli del nostro territorio – spiega il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci – che è riuscito ad incarnare alcuni valori fondamentali, come la creatività, la ricerca del bello e della forma perfetta, la volontà di innovare e creare, come hanno fatto pochi altri rappresentanti della nostra terra. Ha saputo diventarne ambasciatore anche a livello internazionale durante una lunghissima carriera costellata di successi. Quindi è semplicemente doveroso tornare a celebrare la figura di questo grande artista vicentino ed è giusto che lo faccia un luogo come Palazzo Chiericati, capolavoro palladiano e museo civico che si sta rinnovando e reinventando profondamente e in cui vogliamo che coesistano il fascino antico della pinacoteca, nata nell'ottocento, e lo spirito della contemporaneità delle visioni, degli sguardi e degli apporti che lo hanno caratterizzato in questi ultimi anni”.

Le sale del museo, recentemente rinnovato in uno straordinario percorso artistico, ospitano in permanenza pitture e sculture dal Gotico al Novecento. In uno scenografico allestimento, cento opere di Cleto Munari racconteranno la sua storia, la sua passione per la bellezza nelle forme dell’arredo, del gioiello, della moda. Genio, gioco, gusto e storie di premi Nobel, archistar e artisti che hanno lavorato con Munari.

Con il patrocinio del Comune e la collaborazione dell'assessorato alla crescita, la mostra è allestita dall’architetto Diego Peruzzo con la consulenza di Gianluca Peluffo; il coordinamento scientifico è del professor Giovanni Carlo Federico Villa. A corredo della mostra viene pubblicato dall'editore Maretti il bel volume Atlante Cleto Munari di Liborio Termine e Gio Dardano, che racconta la vita e le opere dell'artista di grande talento.

Negli stessi giorni della mostra a Vicenza, villa Pisani Bonetti Bedeschi a Bagnolo di Lonigo - altra opera di Andrea Palladio - ospita una seconda selezione di opere di Cleto Munari, in particolare una preziosa collezione di vasi nella loggia centrale e alcuni arredi nelle sale laterali, tra spettacolari elementi architettonici curati dall’architetto Peruzzo. Domenica 19 marzo si terrà una conversazione del curatore del catalogo professor Liborio Termine, già docente all’università di Torino e di Enna.

Cleto Munari nasce a Gorizia, ma è vicentino d’adozione. La sua storia di designer ha inizio negli anni ‘70 quando, dagli incontri con alcuni personaggi importanti nel mondo dell’architettura nacque la sua grande passione per l’arte e il design. Tra le innumerevoli collaborazioni intraprese, riveste un ruolo chiave quella con il maestro Carlo Scarpa e l’amico architetto Ettore Sottsass, che lo inspirarono e gli lasciarono in eredità il gusto per la bellezza. Un gusto che è diventato ricerca continua in questi 40 anni, con una sorta di rinnovo cadenzato ad ogni incontro, non ultimo quello legato ai premi Nobel e a grandi esponenti della letteratura con cui ha lavorato, come Mark Strand, Lawrence Ferlinghetti e Dario Fo.

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