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Culturali
logo associazioni vicentine Vicenza, al Museo palladiano omaggio a Scamozzi
Autore: Alessandro Scandale
Visitabile fino al 20 novembre nell'elegante sede vicentina del Palladio Museum, la mostra Nella mente di Vincenzo Scamozzi - Un intellettuale architetto al tramonto del Rinascimento
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Visitabile fino al 20 novembre nell'elegante sede vicentina del Palladio Museum, la mostra Nella mente di Vincenzo Scamozzi - Un intellettuale architetto al tramonto del Rinascimento, è un progetto condiviso di Canadian Centre for Architecture e CISA Andrea Palladio in collaborazione con Stiftung Bibliothek Werner Oechslin, nel 400° anniversario della morte del grande architetto europeo (1616 - 2016). Curata da Franco Barbieri, Guido Beltramini, Katherine Isard e Werner Oechslin, l'esposizione evidenzia come per pochi architetti rinascimentali come per Scamozzi il tempo ci abbia consegnato un’articolata serie di materiali che oggi permette di far luce sui modi di acquisire le conoscenze, di organizzarle per poterle usare a propria volta, e anche sulle modalità di disegno e progettazione.

Di Scamozzi si sono infatti conservati libri da lui fittamente annotati, i sommari manoscritti dei testi studiati, il taccuino del suo viaggio in Francia (1600), gli indici pubblicati nelle edizioni di Sebastiano Serlio (Venezia 1584, 1600, 1619) e nell'Idea della Architettura Universale (Venezia 1615). Nella mostra questi strumenti di studio, organizzazione e comunicazione del sapere sono affiancati a una selezione dei suoi disegni: dai primi schizzi che fissano l’idea sulla carta, ai disegni di studio e di presentazione, fino alle tavole per il trattato, essi ci restituiscono l’intero iter progettuale scamozziano.

Erede di Andrea Palladio, Scamozzi è l’ultimo dei grandi architetti del Rinascimento, stretto fra la tradizione trionfale della generazione di Palladio e il mondo nuovo di Galileo Galilei. Cerca una propria dimensione in una visione dell’architettura come pratica razionale, attenta agli aspetti funzionali, all’economia dei mezzi, ma anche a un nuovo rapporto con il paesaggio, producendo capolavori come la Rocca Pisana di Lonigo (nelle due foto a lato), il teatro di Sabbioneta, le Procuratie Nuove in piazza San Marco a Venezia.

In occasione della mostra è stato pubblicato da Marsilio un bel volume che raccoglie di studi e il catalogo della mostra con studi, fra gli altri, di Hubertus Günther, Mario Piana, Margaret Daly Davis, Wolfgang Lippmann, Fernando Marías, José Riello, Massimo Bulgarelli, Konrad Ottenheym, Deborah Howard. Questo numero della collana Annali di architettura che l'editore pubblica da diversi anni è dedicato interamente a Scamozzi (1548-1616) e annovera gli studi più aggiornati sul tema della formazione di questo importante architetto e del suo modo di raccogliere, organizzare e trasmettere le conoscenze. Essi sono in parte frutto del seminario internazionale “Scamozzi e i libri” tenutosi a Vicenza nel giugno 2015, integrati da contributi originali che Franco Barbieri, Hubertus Günther, Katherine Isard e Werner Oechslin hanno elaborato in occasione della mostra.
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