E' stato presentato nei giorni scorsi nella sede della Fondazione di Storia a Vicenza il libro Bellissimo per le doti della natura e per l’industria umana - Immagini e descrizioni del territorio vicentino tra medioevo ed età moderna, a cura di Francesco Bianchi e Walter Panciera (Viella editore). Un'interessante analisi del territorio vicentino che sembra essere ormai confluito in un’unica megalopoli, nella quale sono a stento riconoscibili i resti di un millenario paesaggio fatto di campi, di boschi e di pascoli, di paesi e di contrade, di ville e di chiese, di rogge e di strade. Secondo gli autori, si tratta dell’esito finale di un rapporto dinamico con l’ambiente urbano, quello con la città capoluogo, che in età medievale e moderna ne ha via via plasmato il carattere e le vocazioni.
È a questo territorio-contado che fanno riferimento le fonti iconografiche e letterarie presentate nel libro, quasi a bilanciare, grazie alla dimensione profonda del passato, l’appiattimento del presente. Per recuperare almeno parte dello stupore e dell’incanto che le meraviglie di questo territorio hanno esercitato per secoli su artisti, intellettuali, tecnici, politici e viaggiatori. Il volume è arricchito da un pregevole portfolio di immagini a colori che ne esaltano il valore storico e di grande attualità.