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Culturali
logo associazioni vicentine Veneto, la montagna meravigliosa
Autore: Alessandro Scandale
Nella diversa estate 2020, il turismo montano è una scelta consapevole e sostenibile. Alla montagna veneta l'editore veronese Cierre dedica uno splendido volume illustrato
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Lo scorso marzo, qualche settimana dopo l'arrivo della pandemia, sul quotidiano Repubblica compariva un articolo di Michele Bocci intitolato L'estate perduta, il cui senso era quello di "avvertirci" che, anche quando questa emergenza sarà finita, non torneremo subito alla normalità e che i mesi estivi "non saranno giorni di feste, concerti e vacanze". Uno spunto che fa riflettere, ognuno a modo proprio. Sono molti gli italiani che quest'anno, per motivi diversi, non si concederanno vacanze dopo il lungo periodo sospeso tra il lockdown totale e la riapertura che ci ha portato ad apprezzare l’importanza del turismo di prossimità. Recenti sondaggi dicono infatti che anche chi andrà in vacanza lo farà in luoghi vicini e comunque in Italia. Perchè allora non riscoprire le tante bellezze che abbiamo a portata di mano e che a volte trascuriamo per sognare mete lontane? Fra queste, almeno per i veneti, c'è la montagna. Una montagna straordinaria, vivibile, a portata di mano. Un'area estesa con panorami spettacolari e unici che il mondo ci invidia.

Per questo motivo vogliamo segnalarvi un bellissimo libro illustrato, Montagne del Veneto di Mauro Varotto e Paolo Lazzarin (Cierre edizioni) con le fotografie di Gianpaolo Calzà, Stefano Maruzzo, Flavio Pettene, Jakob Tappeiner e altri autori. Uno splendido viaggio per immagini frutto di una lunga e accurata selezione, con due guide rinnovate. Grazie alla qualità che da sempre distingue l'editore veronese, questo prezioso volume rappresenta una testimonianza indelebile delle bellezze naturali della montagna veneta - la prima regione italiana per numero di turisti - e al tempo stesso un segnale a futura memoria, per ricordare sempre che il nostro patrimonio è un bene prezioso da custodire con impegno.

Dal lago di Garda al Cansiglio, digradando dalle Dolomiti agli altopiani prealpini sino alle colline, i monti veneti disegnano un grande arco che serra a nord il lembo orientale della pianura padana, affacciata sul golfo adriatico. Il loro profilo chiude sempre l’orizzonte delle città venete, costituendo per i loro abitanti una presenza quotidiana. Con immagini di grande valenza simbolica, il volume svela la capacità di attrazione che le montagne del Veneto hanno saputo esercitare fin dalle epoche più remote, ma anche una certa loro inaccessibile alterità, che ha generato il desiderio di sfidarle e di conquistarle; mette in luce le differenti situazioni naturali e ambientali, la fitta rete di relazioni che connette le coste e i centri abitati con i territori alpini. Combinando iconografia antica e immagini attuali, mostra gli aspetti peculiari e affascinanti della civiltà che si è venuta costruendo al piede di questi giganti rocciosi: le economie dell’alpeggio e del bosco; i modi di costruire e abitare; la religiosità; il dramma della guerra; il nascere del turismo e dell’alpinismo.

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