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Culturali
logo associazioni vicentine Un anniversario da ricordare
Autore: Alessandro Scandale
Un recente volume ricorda i 300 anni dalla scomparsa dello scultore vicentino Orazio Marinali, uno dei grandi maestri della statuaria di epoca tardo barocca
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Se da un lato la cultura in quest'ultimo anno è stata fortemente penalizzata dalle esigenze sociali e sanitarie, dall'altro la Storia ci ricorda - e come non potrebbe? - che gli anniversari e le date da ricordare non sono un optional che si possa facilemnte dimenticare. Prova ne sia, su tutte, quella dei 700 anni della morte di Dante Alighieri, ma anche, per il nostro Veneto, il 300° anniversario della scomparsa dello scultore Orazio Marinali, occasione in cui è stato pubblicato un pregiato volume: Orazio Marinali - Storie scolpite sulla pietra, a cura di Giancarlo Saran (Panda edizioni). Un libro che ripercorre le opere dello scultore veneto più noto dell'epoca, interpretando in chiave mitologica le sculture che arricchiscono villa Bolasco a Castelfranco, ma anche Bassano, Vicenza e fino a Monte Berico.

Il 2020 ha dunque segnato il trecentesimo anniversario della scomparsa di Marinali, uno dei grandi maestri della statuaria di epoca tardo barocca. Nativo di Bassano, ha sviluppato la sua bottega a Vicenza, dopo alcuni anni di formazione a Venezia. Un'attività di famiglia durata complessivamente ottant'anni, che ha lasciato un segno importante non solo nella statuaria da giardino, quella che lo ha fatto conoscere più di ogni altra, ma anche in quella religiosa (su tutte la basilica di Monte Berico) e da interni. L'autore di questo volume, dal taglio per certi versi inedito nella non vasta editoria che riguarda l'opera di questo grande maestro, ha voluto raccontare un Marinali suggeritore di altre storie. Ovvero quel mondo dietro le quinte, legato alla mitologia greca e romana, per cui i nomi di molte sculture, altrimenti emerite carneadi nella cultura della modernità, assumono un valore senza tempo, legato all'uomo, alle sue virtù, come alle sue debolezze. Un viaggio dalle molte storie, con relative scoperte, in cui Saran ci conduce per mano, tra parchi di ville storiche e non solo, lui primo curioso alla scoperta di quel mondo che Orazio Marinali ci ha voluto consegnare, con le sue opere.

Giancarlo Saran, dopo una parentesi come Assessore alla Cultura e Turismo della sua città, ha dato alle stampe, con Panda Edizioni, “Passaggio a nord.est”, “Assessore Operaio”, “Cronache Marziane”, “Angelo Aldo Marchetti. Affresco di un’epoca”, "La Toni. Donna Antonia Raselli, l'ultima testimone di Villa Bolasco". Rallysta mancato si è consolato nel 2018 con “Una curva lunga una vita”, scritto assieme a Gigi Pirollo, per i tipi di Giorgio Nada editore. Collabora sin dalla fondazione a “La Verità”, diretto da Maurizio Belpietro, con articoli golosi e culturali. Rotariano e Accademico della Cucina, membro del Centro Studi nazionale “Franco Marenghi”. È stato durante il suo mandato di assessore, tra il 2010 e 2015, che villa Bolasco è uscita da decenni di abbandono per giungere al restauro che l’ha finalmente restituita alla città.
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