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Culturali
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Autore: Alessandro Scandale
Un nuovo appuntamento con la nostra rubrica letteraria dedicata alle novità bibliografiche, in collaborazione con l'associazione Amici del Libro
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La montagna è ancora protagonista di questa stagione nelle novità di Cierre edizioni. Una riscoperta per il turismo di prossimità a cui ci ha spinto quest’anno l’emergenza, e una conferma per chi ne è sempre stato un appassionato. Una montagna dunque da conoscere e ammirare nelle splendide forme del paesaggio e nel rapporto con l’uomo e le sue attività. Una montagna che ci mette alla prova ed è al tempo stesso rifugio. Una montagna che è natura ma anche storia e cultura, da preservare con cura e valorizzare di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico indotto dall’uomo. Un tema caro all'editore veronese, che torna alla ribalta con una novità importante per tutti i lettori vicentini. Strade e sentieri dell'altopiano dei sette comuni - Storie di guerra, vita e passioni in 52 itinerari di Giuseppe Cauzzi è una guida escursionistica inusuale dell’Altopiano dei Sette Comuni che, nella sua originalità, è molte cose insieme: uno studio che mette in luce il ruolo decisivo della prima guerra mondiale nella formazione delle strade e dei sentieri di questa grande montagna; una proposta di 52 itinerari da percorrere a piedi, corredati da un ricco apparato fotografico e cartografico; e, non ultimo, una narrazione, un racconto appassionato e per niente neutrale, dove storia, attualità e umanità si incrociano.


Storie di clima - Testimonianze dal mondo sugli impatti dei cambiamenti climatici di Roberto Barbiero e Valentina Musmeci (Ediciclo) è un libro di grande attualità. Con la prefazione di Luca Mercalli e un reportage fotografico di Valentina Musmeci, il libro è stato presentato in anteprima nazionale al Trento film festival con la premessa dello stesso Mercalli che "chiunque legga queste storie non potrà più dire non credevo, non sapevo... ma sarà informato sulla realtà dei fatti e spinto ad agire per mitigare i danni finché è ancora possibile." Il cambiamento climatico sta interagendo nella vita del nostro Pianeta con impatti sempre più devastanti per la vita delle comunità umane, animali e vegetali. Roberto Barbiero e Valentina Musmeci sono andati a cercare nel mondo donne e uomini che abbiano dovuto portare avanti una difficile lotta ambientale o sociale sul loro territorio a causa dei cambiamenti climatici. Dalla Patagonia alla Finlandia, dall’Uganda al Messico, dal Libano alla Sicilia gli autori hanno raccolto testimonianze attuali, riportando le emozioni e le sofferenze ma anche le soluzioni adottate da queste persone per sopravvivere o comunque cercare di vivere meglio. Queste testimonianze possono insegnarci molto, prima che sia troppo tardi. L’umanità è intervenuta in maniera così profonda nella trasformazione del pianeta che la ospita da comprometterne oggi la stessa sopravvivenza, o comunque da comportare un peggioramento delle nostre condizioni di vita. Cosa sta succedendo di così particolare al clima della Terra da mettere in allarme gli scienziati? Due sono essenzialmente le dinamiche in atto: da un lato la rapidità con la quale si sta riscaldando il pianeta, in particolare negli ultimi quarant’anni circa, e dall’altro il ruolo che l’attività antropica ha assunto nell’incidere nel sistema climatico terrestre.

 
Il vento idiota dello scrittore americano Peter Kaldheim (Edizioni E/O) è un romanzo-verità sorprendente che riprende la tradizione statunitense della letteratura "on the road". Trent’anni dopo Jack Kerouac, l’autore di questo divertentissimo memoir ne segue le tracce, spostandosi in autostop e dormendo in alloggi di fortuna, rifugi per senzatetto e sotto i cavalcavia. Lungo la strada incontra un’umanità derelitta fatta di tossici e barboni, hippie e reduci del Vietnam e anime perse capaci di inaspettato altruismo. Ci lascia così un quadro di un’America che non finisce mai di stupirci. Se un feroce trafficante di droga ti sta dando la caccia e tu non stai cercando l’assoluto ma solo la pelle salva e un po’ d’umanità per scaldarti il cuore, se il tuo sense of humour ti consente, mentre dormi all’addiaccio e rimugini sugli errori commessi, di raccontare un’America balorda e grandiosa al tempo stesso, allora sei Peter Kaldheim e hai scritto questo bellissimo libro. "La mia vita era diventata qualcosa di cui era impossibile vantarsi, alla quale si poteva soltanto sopravvivere, e la colpa era soltanto mia e dei miei complici: alcol, cocaina e una vena radicata di quella che il mio vecchio professore di filosofia greca avrebbe definito akrasia – una debolezza della volontà che porta ad agire andando contro ogni buonsenso".

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