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Dal successo sul piccolo schermo alla ribalta del grande schermo, con l’ambizione di giungere alla prossima Mostra del Cinema di Venezia. Dopo i moltissimi apprezzamenti e interessamenti ottenuti grazie alla straordinaria “vetrina” offerta dal programma di Alberto Angela “Meraviglie”, seguito da 5 milioni e mezzo di telespettatori su Rai Uno lo scorso fine gennaio, Villa Caldogno è nuovamente sotto i riflettori. Il gioiello architettonico calidonense, infatti, è tra gli edifici protagonisti di un nuovo film documentario prodotto da Magnitudo Film, dedicato alle opere palladiane o ispirate alla lezione del Palladio che nei secoli hanno rappresentato importanti centri di controllo e di potere.
Le riprese della troupe guidata dal regista Giacomo Gatti sono state effettuate a Caldogno a fine novembre; nelle prossime settimane la produzione, che ha già girato anche negli altri luoghi “palladiani” d’Italia - da Vicenza a Roma, passando per Venezia e Treviso - completerà il progetto spostandosi negli Stati Uniti, dove molti edifici importanti nella vita istituzionale devono molto del loro aspetto ai canoni palladiani, a cominciare dalla stessa Casa Bianca.
Il montaggio è previsto entro la primavera, in tempo utile per candidare il film alla prossima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. In vista della presentazione ufficiale e della distribuzione dell’opera, nelle scorse settimane Magnitudo Film, con la collaborazione del Consorzio Vicenza è rappresentato da Carla Padovan, ha organizzato un Press Tour che ha condotto giornalisti della stampa specializzata a visitare i luoghi delle riprese; a fare gli onori di casa a Villa Caldogno è stata l’assessore alla Cultura del Comune, Monica Frigo: "sono stata onorata di aprire le porte della Villa per accompagnare Stefano Paolo Giussani, tra gli autori del film, e i giornalisti in questa visita attenta e interessata - spiega -. Siamo orgogliosi che la nostra Villa-simbolo stia ottenendo ribalte sempre più prestigiose, che ne accrescono la notorietà e l’attrattiva agli occhi di un pubblico sempre più vasto".
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