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Autore: Alessandro Scandale
Un nuovo appuntamento con la nostra rubrica letteraria dedicata alle novità bibliografiche, in collaborazione con l'associazione Amici del Libro
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Erika Fatland pubblica La vita in alto - Una stagione sull'Himalaya (Marsilio), con cui la giovane scrittrice norvegese descrive una terra lontana e affascinante, l’Himalaya, con le sue storie di scalatori che affrontano l’Everest e di viaggiatori alla ricerca di esperienze spirituali nei monasteri buddhisti. Dopo aver raccontato le repubbliche ex sovietiche dell’Asia centrale e gli sterminati confini della Russia, Fatland ci porta sulla catena montuosa più alta del pianeta facendoci scoprire la sua gente, le mille culture, lo splendore dei paesaggi, ma anche la storia poco nota che è all’origine di alcuni tra i conflitti più sanguinosi di oggi e di ieri. Partendo dalla Cina e attraversando Pakistan, India, Bhutan, Nepal e Tibet, la scrittrice norvegese, uno dei più apprezzati talenti della letteratura di viaggio, percorre un nuovo itinerario, affascinante e pieno di sorprese, dove a dominare la scena non sono solo vette maestose e orizzonti infiniti, ma uomini e donne in carne e ossa, di cui raccoglie le testimonianze e descrive le piccole vite che brulicano tra quelle montagne alte come giganti. Cinque paesi abitati da centinaia di etnie dalle innumerevoli lingue e tradizioni, e tre grandi religioni che si mescolano ad antichi riti sciamanici e credenze primitive: combinando il rigore dell’antropologa con la curiosità dell’esploratrice, la nuova voce del reportage internazionale ci consegna un racconto che fonde storia e politica, geografia ed ecologia; il diario di un’avventura durata otto mesi tra cime vertiginose e valli remote, comunità arcaiche e superpotenze economiche che convivono sul tetto del mondo. 


Roberto Tiraboschi con Il rospo e la badessa. Venetia 1172 (Edizioni E/O) descrive una Venezia in fiamme, devastata da una sommossa scoppiata dopo la sconfitta della flotta veneta nei pressi di Costantinopoli. Il doge Vitale II Michiel viene assassinato dai rivoltosi sul sagrato della chiesa di San Zaccaria. Di cento galee inviate in Oriente ne sono tornate solo diciassette. E con i superstiti è sbarcata anche un’epidemia di peste. La prima di cui si ha notizia nella storia di Venezia. Il compito più urgente è scegliere un nuovo Doge. Intorno a questa nomina si scatenano gli appetiti di tutta la nobiltà veneziana. Sicara Caroso, badessa del monastero di San Lorenzo, donna dalla bellezza inquietante, quando scoppia la rivolta sta recandosi a San Giacomo in Paludo, un convento sperduto nella laguna. Una giovane monaca indemoniata, Persede Gradenigo, figlia di uno dei nobili più in vista della città, è stata trovata affogata in fondo a un pozzo. Le consorelle sostengono che si è tolta la vita, spinta dal demonio che la possedeva. La badessa è piena di dubbi. Ha inizio così un lungo e tortuoso percorso alla ricerca della verità. Negli stessi giorni Venezia si trova davanti a una svolta politica, uno scontro tra “populismo” e “democrazia” ancora oggi attuale. Molti membri del Consiglio spingono per un cambiamento radicale del metodo elettivo del Doge: non più affidato alla proclamazione diretta del popolo, ma scelto da pochi prescelti, selezionati tra i rappresentanti dei cittadini. Un cambiamento epocale che può determinare il futuro della città. 


Gino Marchitelli pubblica per Jaca Book Delitto in piattaforma, ambientato negli anni '80. Un giovane tecnico milanese viene assunto da una società petrolifera e inviato a lavorare su una piattaforma off-shore nel Mediterraneo, in acque nazionali. Qui scopre turnazioni estenuanti, lavoro di estrema pericolosità, spazi angusti, convivenza difficile. Uomini isolati da tutto, sperduti nel mare e impegnati in uno dei lavori più pericolosi al mondo, che mette in gioco interessi economici enormi. Un luogo dove possono nascere profonde amicizie, terribili rivalità e invidie pericolose. Scoprendo che la maggior parte dei giovani lavoratori sono assunti con contratti precari e soggetti al ricatto dei padroni del petrolio, Marco Radelli intraprende un percorso di impegno personale, sindacale e militante. Eletto delegato della piattaforma Camaleonte II, aiutato da un'organizzazione della sinistra extraparlamentare, dimostra l'illegittimità dei contratti di lavoro sottoscritti dalle stesse organizzazioni sindacali. Il suo attivismo mette in crisi la gestione del potere e del controllo sociale da parte della multinazionale sulle proprie maestranze. In una notte di tempesta un tecnico della piattaforma scompare misteriosamente. Marchitelli ha lavorato per molti anni sulle piattaforme petrolifere come tecnico elettronico. E' autore di apprezzati e premiati romanzi noir e progetti sociali. Con Jaca Book ha pubblicato Campi fascisti. Una vergogna italiana (2020), vincitore del Premio Mario Luzi nella sezione saggistica. 
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