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Autore: Alessandro Scandale
Un nuovo appuntamento con la rubrica che suggerisce le più interessanti letture del momento in collaborazione con l'associazione Amici del Libro
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Il segreto di Antonio Ferrari (edizioni Chiare Lettere) racconta di quando, nel marzo 1978 l’Italia si trovò al centro di uno dei più grossi complotti internazionali del dopoguerra, il rapimento di Aldo Moro. Uno degli episodi di cronaca più dolorosi della nostra storia recente, di quelli che lasciano il segno non solo nel dibattito politico, ma anche nel tessuto sociale. Tutto ha inizio in un hotel di Washington dove a Ron J. Stewart, agente segreto americano, viene affidata la più delicata missione: in gioco c’è il futuro politico dell’Italia e i rapporti tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Fermare l’entrata al governo del PCI usando qualsiasi mezzo, anche le Brigate rosse: questo l’obiettivo. Tra Praga, Parigi, la Berlino attraversata dal Muro, Milano, Genova, in accordo con altri agenti segreti dell’Est e dell’Ovest, al di fuori dei canali ufficiali, Stewart dovrà infiltrarsi e aiutare i terroristi nella loro azione eversiva e destabilizzante. A farne le spese, l’uomo politico italiano più famoso. Un agente segreto francese, scoprendo la trama che si stava tessendo, cercherà invano di salvare il leader democristiano. Invano, perché “lui” doveva morire. Tenuto nel cassetto per anni, questo romanzo avvincente e coraggioso anticipava quanto poi in parte confermato da nuove testimonianze e dalle commissioni d’indagine sul delitto Moro. Un vero caso editoriale.

 


Con Prima dell'alba (Neri Pozza editore) Paolo Malaguti, scrittore veneto di successo e già finalista al Premio Strega con La reliquia di Costantinopoli (altro titolo dello stesso editore), racconta nel centenario di Caporetto una storia che getta una luce nuova sulle scelte, di memoria, di oblio e censura, fatte dall’Italia attorno al mito della Grande Guerra e al destino dei troppi caduti di quella inutile strage che, a parere di molti, segnò la vera fine della civiltà europea. All'alba del 27 febbraio 1931 il trillo violento del telefono sveglia l’ispettore Ottaviano Malossi, ufficiale della Polizia di Stato nella questura centrale di Firenze. Dall’altro capo il collega Vannucci gli dice che è atteso alla stazione dagli agenti della Ferroviaria, c’è di mezzo un morto. Vestito in maniera seria ed elegante, il morto porta i chiari segni di una caduta: tracce di polvere biancastra sulla schiena, uno strappo alla cucitura della manica sinistra, un altro strappo all’altezza del ginocchio destro. Il volto è quello di un uomo anziano e ben curato, capigliatura candida, pizzo lungo e folto. Gli uomini accorsi per primi sul posto lo guardano con un’espressione di timore mista a reverenza: è Andrea Graziani, Luogotenente Generale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Un caso spinoso, per cui bisogna fare presto, trovare i colpevoli, se ve ne sono, ma soprattutto consegnare quanto prima il corpo dell’eroe agli onori che la Patria vuole tributargli. Resta da chiarire, però, come Graziani sia finito riverso al suolo sulla scarpata opposta a quella di marcia del treno su cui viaggiava: si è suicidato, spiccando letteralmente un balzo fuori dal portello, oppure qualcuno, prima dell’alba, lo ha spinto con violenza giù dal convoglio?



Dammi tutto il tuo male di Matteo Ferario (edizioni Harper & Collins Italia) è l'esordio dell'editore nel campo della narrativa italiana. Nessun dubbio, fin dalle prime pagine, che si tratti di un thriller a sfondo psicologico. Lo scrittore architetto costruisce una trama che svela subito il colpevole ma si riserva di accompagnare il lettore fino alla fine suggerendo i motivi per i quali un uomo possa diventare un assassino. Come ogni sera, Viola, una bambina di quasi sei anni, attende quel momento abbracciata a suo padre Andrea sotto la veranda della loro casa. Aspetta le lucciole, ma non solo. Aspetta il ritorno della persona più importante della sua vita: sua madre Barbara. Aspetta invano, ma questo solo Andrea lo sa. Andrea ha quarant'anni ed è un uomo normale, con una vita normale. Fa il bibliotecario e, da quando la sua compagna Barbara non c'è più, cresce da solo sua figlia, come un adulto responsabile può e deve fare. Ma Andrea non è soltanto un uomo normale e un padre premuroso. È anche un assassino. Barbara e Andrea si erano conosciuti a un esclusivo party milanese e da quel momento erano diventati inseparabili. Barbara, una tatuatrice dalla bellezza androgina, dura e sfuggente, si era illusa di trovare in lui l'unica persona al mondo che potesse salvarla. Ma salvarla da cosa? E perché la donna è sparita poco dopo la nascita di Viola? Andrea è l'unico a conoscere la verità. Una verità oscura e inconfessabile.

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