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Culturali
logo associazioni vicentine Letture: esodi e storie di storia
Autore: Alessandro Scandale
Se nel precedente articolo avevamo segnalato letture estive di "evasione", questa volta stimoliamo un po' di più la riflessione con alcuni suggermenti di letture di recente uscita, come sempre in collaborazione con l'associazione Amici del Libro, proviamo a suggerire alcuni titoli tra i più recenti usciti in libreria.
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Con Esodo (Neri Pozza), il noto giornalista e inviato speciale de La Stampa Domenico Quirico racconta la cronaca dei viaggi fatti in compagnia dei migranti nei principali luoghi da cui partono, e in cui sostano o si riversano. In questo senso, è il racconto in presa diretta dell’Esodo che sta già mutando il mondo e la storia a venire. Ha ben ragione l'autore quando scrive che "il mondo è rotolato in modo invisibile, silenzioso, inavvertito, in tempi nuovi, come se fossero mutati l’atmosfera del pianeta, il suo ossigeno, il ritmo di combustione e tutte le molle degli orologi". La Grande Migrazione ha inizio dove parti intere del pianeta si svuotano di uomini, di rumori, di vita: negli squarci sterminati di Africa e di Medio Oriente, dove la sabbia già ricopre le strade e ne cancella il ricordo; nei paesi dove tutti quelli che possono mettersi in cammino partono e non restano che i vecchi. Termina nel nostro mondo, dove file di uomini sbarcano da navi che sono già relitti o cercano di sfondare muri improvvisati, camminano, scalano montagne, hanno mappe che sono messaggi di parenti o amici che già vivono in quella che ai loro occhi è la meta agognata: l’Europa, il Paradiso mille volte immaginato. In realtà, il Paradiso è soltanto l’albergo fatiscente di civiltà sfiancate e inerti, destinate, come sempre accade nella Storia, a essere prese d’assalto da turbini di uomini capaci di lasciarsi dietro il passato, l’identità, l’anima. Da Melilla, l’enclave spagnola in Marocco – dodici, sonnolenti chilometri quadrati cinti da un Muro in cui l’Europa è, visivamente, morta – fino alla giungla di Sangatte, a Calais, dove la disperata fauna dei migranti macchia, agli occhi delle solerti autorità francesi, le rive della Manica con la sua corte dei miracoli, tutto l’Occidente, dai governanti ai sudditi, sembra ingenuamente credere di poter continuare a respirare l’aria di prima, di poter vivere sulla medesima terra di prima.

Autobus bianchi (Bompiani) è il nuovo romanzo di Giulio Massobrio, ambientato al termine della seconda guerra mondiale. Martin Davies, storico dell’arte e spia, che già abbiamo conosciuto in Rex, è sulle tracce del Lupo, un nazista misterioso che diffonde il terrore dalle due parti del fronte. Ma da cacciatore diventa presto preda. Nelle strade di Lubecca, fra le vie e i canali di Copenhagen e nei boschi incontaminati della Germania, Martin ha l’impressione di muoversi fuori dal tempo. Contro di lui, oltre al Lupo,il capo dello spionaggio nazista Walter Schellenberg, le SS e soprattutto una realtàche sembra mutare di continuo.Nulla è ciò che sembra, nemmeno a Copenhagen, dove Elinor, una coraggiosa ragazza della Resistenza danese, beffa ripetutamente gli occupanti nazisti.Con il passare del tempo e l’avvicinarsi della sconfitta tedesca tutto si complica, e anche le poche certezze acquisite si tramutano in nuovi pericoli. Sullo sfondo la storia veradegli Autobus Bianchi svedesi e danesi del conte Bernadotte, i cui equipaggi sono in corsa per salvare quante più persone possibile dai lager nazisti.Le storie di Martin e dei suoi compagni incrociano le vicende del transatlantico tedesco Cap Arcona, affondato al largo della costa tedesca, della coraggiosa Wanda Heger, della splendida e imprevedibile Grete che da Roma conduce un gioco difficile e pericoloso. Celato nell’ombra, il capitano Bustelli del controspionaggio svizzero manovra ancora una volta buoni e cattivi, dando vita e spessore a una vicenda di amore e di coraggio.Un thriller storico nel quale storia vera e immaginazione letteraria si mescolano finoa confondersi.

Sempre in tema di guerra mondiale, segnaliamo Wolf (De Agostini) dell'americana Ryan Graudin: nel 1956 l’alleanza tra le armate naziste del Terzo Reich e l’impero giapponese governa gran parte del mondo. Ogni anno, per celebrare la Grande Vittoria, le forze al potere organizzano il Tour dell’Asse, una spericolata e avvincente corsa motociclistica che attraversa i continenti collegando le due capitali, Germania e Tokyo. Il premio in palio? Un incontro con il supersorvegliato Fu?hrer, al Ballo del Vincitore. Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per rimanere ancora ferma a guardare, e i cinque lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono state strappate via. Ora la Resistenza le ha dato un’occasione unica: vincere la gara, avvicinare Hitler… e ucciderlo davanti a milioni di spettatori. Una missione apparentemente impossibile che solo Yael può portare a termine. Perché, grazie ai crudeli esperimenti a cui è stata sottoposta, è in grado di assumere le sembianze di chiunque voglia. Anche quelle di Adele Wolfe, la Vincitrice dell’anno precedente. Le cose però si complicano quando alla gara si uniscono Felix, il sospettoso gemello di Adele, e Luka, un avversario dal fascino irresistibile. Il primo capitolo di una nuova straordinaria serie dal ritmo adrenalinico e dall’indimenticabile protagonista femminile. Un’eroina forte e coraggiosa che rimane nel cuore del lettore per molto, molto tempo.
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