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Autore: Alessandro Scandale
Un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle novità bibliografiche, in collaborazione con l'associazione Amici del Libro
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1915-1918 Memorie Della Grande Guerra di Siro Offelli (Rossato editore) raccoglie una serie di ricerche del grande studioso ed esperto della Grande Guerra Siro Offelli a poco di più di due anni dalla sua scomparsa. Viene così offerto ai lettori, appassionati e non, la possibilità di attingere ad alcuni dei suoi studi e di ripercorrere, attraverso la sua illustre e puntuale penna, tutto l’arco temporale 15’-18’. Scrive nell’introduzione Giovanni Matteo Filosofo: “Quale modo migliore di ricordarlo se non pubblicando in una sorta di libro-cofanetto una parte dei suoi studi che introducono il lettore agli eventi che dal 1915 al 1918 si susseguono, spaziando dal primo anno di guerra nell’Alto Vicentino, alla Strafexpedition, alla controffensiva italiana dalla Val Posina all’altopiano di Asiago, all’attacco austroungarico con i gas sul San Michele e San Martino del Carso. Ecco, in rapida ma approfondita successione, la battaglia dell’Ortigara, il tradimento di Carzano, la tragica ritirata di Caporetto, le battaglie d’arresto, la battaglia dei Tre monti, l’offensiva della fame dall’Astico al mare, fino all’epilogo, con la lotta sul Grappa e la battaglia di Vittorio Veneto. Una rossiniana cavalcata storica che ci restituisce la voce e le capacità analitiche e narrative di Siro Offelli”. E dalla prefazione della moglie Lisa e della figlia Anna: “Dopo la scomparsa di Siro, sistemando le carte, abbiamo trovato tanti documenti, appunti, ricerche, e nel computer tantissime conferenze e foto. Ci dispiaceva che non fossero più disponibili per gli appassionati della Prima Guerra Mondiale, i suoi amici. Così con e grazie a loro e alla casa editrice abbiamo deciso di pubblicarli, una parte almeno”.


Vittorio Veneto - Luci e ombre di una vittoria del bassanese Paolo Pozzato (Gaspari editore) è un recente volume pubblicato dall'editore friulano da sempre specializzato in questi temi. Frutto di una ricerca decennale e con la traduzione di tutti i diari inediti dei reggimenti austro-ungarici, questo è il libro decisivo per conoscere tutti i risvolti militari della battaglia simbolo della vittoria su di un impero contro cui gli italiani avevano combattuto per settant’anni senza mai sconfiggerlo. La vittoria che determinò la fine della guerra anche sul fronte francese. Vittorio Veneto nelle cronache storiche ufficiali segna non solo la fine del primo conflitto mondiale in Italia, ma la stessa consacrazione del mito nazionale del nostro paese. Con la vittoria scomparivano i fantasmi dello sciopero militare, l’onta di Caporetto, il contrasto apparso spesso insanabile tra alti comandi e truppa. Proprio per questo però questa battaglia è più nota che realmente conosciuta. Tanto la sua versione ufficiale, quanto alcune delle più recenti ricostruzioni ignorano dati e problemi essenziali, si affidano solo alla voce dei vincitori o a quella degli sconfitti. Pozzato, storico e traduttore è uno dei maggiori storici militari italiani della Grande Guerra. Per la Gaspari ha pubblicato Un anno sull’altipiano con i Diavoli Rossi (2005); I generali della Grande Guerra. Atlante biografico, vol. I (2011); Il coraggio della fuga, l’epica delle evasioni dai campi di prigionia (2012) e L’offensiva austriaca del 1916 Strafexpedition e la contromossa italiana (2016).


Infelice e sventuratta coca Querina: i racconti originali del naufragio dei Veneziani nei mari del Nord con note a cura di Angela Pluda (Viella editore) racconta la storia dell'anno 1431, quando la cocca del patrizio veneziano Pietro Querini - personaggio ben noto ai vicentini essendo a lui intitolato il grande parco polmone verde della città - diretta verso le Fiandre, esce di rotta a causa di una serie di violenti fortunali e viene abbandonata in mezzo al mare dai suoi marinai. Solo pochi superstiti approderanno su uno scoglio delle isole Lofoten, in Norvegia, ben oltre il Circolo Polare Artico, e – naufraghi – saranno salvati dalla popolazione del luogo. I dettagli del viaggio e di questo miracoloso salvataggio sono descritti da una duplice narrazione, una curata dallo stesso Querini e l’altra che è la trascrizione della testimonianza di due suoi compagni di navigazione, Cristofalo Fioravante e Nicolò de Michiele. Il naufragio della “cocca querina” deve la sua fortuna letteraria a Giovanni Battista Ramusio, il quale, nel Cinquecento, pubblicò le fonti manoscritte, manipolandone abilmente diverse parti. Il presente volume, invece, restituisce la veste originale di quel racconto, permettendo da un lato di apprezzarne la schietta lingua veneziana del XV secolo e dall’altro di entrare nell’officina del Ramusio e svelare i suoi interventi sul testo, motivati da esigenze linguistico-letterarie e da necessità storiche.
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