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logo associazioni vicentine Le strade degli eroi vicentini
Autore: Alessandro Scandale
Le strade degli eroi. Storie brevi di uomini, battaglioni, montagne e fiumi è il terzo volume dedicato alle intitolazioni delle vie di Vicenza e provincia scritto da Luciano Parolin
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Le strade degli eroi. Storie brevi di uomini, battaglioni, montagne e fiumi è il terzo volume dedicato alle intitolazioni delle vie di Vicenza e provincia scritto da Luciano Parolin, membro della commissione toponomastica del Comune di Vicenza. Il volume, presentato in Sala degli Stucchi a Palazzo Trissino dal vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci – presidente della commissione toponomastica del Comune di Vicenza - e dall’autore, elenca le 220 strade di Vicenza e provincia dedicate a uomini, battaglioni, fiumi, montagne e in generale al territorio vicentino in cui sono cadute migliaia di persone in periodo di guerra, tra il 1848 e il 1945. Il volume contiene anche 125 foto inedite abbinate ai nomi delle strade. Le 200 pagine del volume vengono pubblicate proprio in concomitanza con il centesimo anniversario della Grande Guerra e vanno a completare il lavoro di Battista Giarolli che con altri ha fatto delle strade cittadine una scienza, una parte della linguistica utilissima per studiare l'evoluzione della città.

“Il Comune di Vicenza ha 1125 strade; con questo mio ultimo volume, e con i precedenti, sono arrivato a catalogare 850 strade – spiega Parolin -. L’anno prossimo desidero completare l’opera con le strade mancanti, che sono le più recenti, grazie all’archivio del Comune di Vicenza, fonte principale per tutti i miei lavori. La toponomastica classificata a Vicenza prende il via nel 1911 quando il conte Giovanni Da Schio cambiò il nome di due vie, viale Trento e viale Trieste (prima viale Postumia). Ogni quartiere ha poi una sua peculiarità che potrà essere scoperta consultando il volume. Una curiosità è relativa alle insegne stradali: mentre in centro storico sono ancora visibili le lapidi marmore, nei quartieri le attuali indicazioni del nome della via si trovano su cartelli stradali che non consentono, purtroppo, di inserire alcuna indicazione storica. Inoltre nel volume si potranno incontrare nomi di personaggi ed eventi noti”.

Attraverso i nomi delle strade si può ricostruire una fase della storia d’Italia e di Vicenza, un centinaio d’anni durante i quali umili e giovani soldati ma anche tanti altri uomini hanno sacrificato la loro vita e vengono ricordati oggi grazie anche alle insegne collocate nelle vie. L’intento è quello di tramandare le testimonianze storiche affinché i giovani possano conoscere la storia dei luoghi in cui sono nati e cresciuti. Per maggior chiarezza il volume è arricchito da cartine e immagini.

La commissione toponomastica del 1911, guidata dal conte Giovanni Da Schio, divise il territorio in quartieri, dando ad ognuno di loro un nome preciso ed un indirizzo storico particolare. Nel quartiere dei Ferrovieri le vie sono dedicate agli uomini che si decorati con medaglie d'oro: via Vaccari, via Baracca, via Marco Sasso. San Bortolo fuori le mura ricorda le battaglie del Risorgimento come la Battaglia Bezzecca, via Lamarmora, Boffalora, viale Grappa. Nei dintorni di viale Trento si ritrovano le montagne sacre della Grande Guerra: Col d'Echele, Col Del Rosso, le Melette. Nella zona di viale Fiume, che è stata una terra italiana si leggono via Istria, Lussino, Prenzo, Pirano, Ragusa, Spalato, Sebenico. Tra le curiosità il libro ricorda il toponimo piazzale del Mutilato che nel tempo ha cambiato nome per ben tre volte a seguito di imposizione politica.
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