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Culturali
logo associazioni vicentine Grande Guerra: novembre mese della memoria
Autore: Alessandro Scandale
In occasione delle celebrazioni del 4 novembre, sono numerose le associazioni di categoria vicentine che partecipano agli eventi commemorativi in città e provincia
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In occasione delle celebrazioni del 4 novembre, sono numerose le associazioni di categoria vicentine che partecipano agli eventi commemorativi in città e provincia. Cogliamo l'occasione per suggerire due letture interessanti sul tema del Centenario della Grande Guerra.


Francesco Nicolini è l'autore del corposo volume Forte Verena, 24 Maggio 1915 ore 4 - Trilogia della Grande Guerra. Modenese, l'autore racconta la storia del nonno che combattè sui monti vicentini: sono ricordi scritti per il nipote Checco (Francesco) dal nonno Peppe, al secolo Elmo Cermaria, che a 20 anni si trovò catapultato nell'orribile scenario della Prima Guerra Mondiale. In quei giorni si poteva piangere a dirotto per una pagnotta di pane negata e poi miracolosamente recuperata grazie alla compassione di un soldato tedesco, l’odiato nemico. Sono pagine asciutte, senza un filo di retorica e senza recriminazioni. Il nonno Peppe racconta i fatti così come li ha vissuti in prima persona, senza esprimere giudizi di condanna verso i responsabili, anche se dal racconto emerge la consapevolezza del grande massacro a cui ha assistito. Mentre consegna il manoscritto al nipote nel giorno del suo matrimonio, gli chiede una promessa: "fai sapere al Presidente della Repubblica cosa abbiamo fatto per l’ Italia”. Nicolini per questo suo libro è entrato in contatto con i vertici dell'amministrazione comunale di Vicenza i quali hanno avuto per lui parole di elogio e di stima.


Forte Verena è stata una fortezza italiana costruita tra il 1910 ed il 1914 a difesa del confine italiano con l'Impero Austro-Ungarico (lungo la linea di confine che attualmente si può collocare tra la provincia di Vicenza e il Trentino) a 2.019 metri di altitudine sulla sommità dell'omonimo monte. Il forte si trova nel territorio comunale di Roana, e si affaccia con pareti a picco sulla sottostante val d'Assa. Alle ore 4 del 24 maggio 1915 dal Forte Verena partì il primo colpo di cannone da parte italiana della Grande Guerra che sancì l'entrata del Regno d'Italia nel primo conflitto mondiale. Il 22 maggio 1916, durante la Strafexpedition, il forte fu occupato dalle truppe austro-ungariche in mano alle quali rimase per il resto della guerra.


La Grande Guerra raccontata ai ragazzi (Donzelli editore) è invece il titolo di un bel volume di Marnie Campagnaro, docente all'Università di Padova, con le illustrazioni di Federico Maggioni. La guerra raccontata attraverso la letteratura per l’infanzia, vista con gli occhi dei bambini e dei ragazzi protagonisti di storie in cui la guerra, con i suoi orrori, consolida legami d’amicizia, fa nascere sentimenti d’amore, induce a interrogarsi su chi sia il nemico e incita ad aprirsi al confronto e al dialogo con l’altro. Attraverso un approccio interdisciplinare, nei saggi che compongono la prima parte del volume si indaga il rapporto fra infanzia e guerra nei libri per ragazzi. Quella guerra, infatti, è stata diversa dalle altre, marchiando indelebilmente la coscienza identitaria del Novecento. Essa costituisce, inoltre, il primo esempio di conflitto in cui all’infanzia è attribuito un ruolo nel dispositivo bellico adulto: i «piccoli combattenti delle retrovie» fanno la loro comparsa nei discorsi patriottici di cui l’infanzia è destinataria privilegiata e i messaggi propagandistici vengono veicolati dalle opere letterarie per bambini e dal cinema, entrambi divenuti funzionali al progetto ideologico nazionale e alla mobilitazione anche dei più piccoli, considerati ormai risorse utili, se non decisive, allo sforzo bellico.


La seconda parte del volume si articola in un’ampia e ragionata rassegna di romanzi e albi illustrati per bambini e ragazzi: uno «scaffale» – con indicazioni sull’età di lettura consigliata, le trame, le parole chiave e gli spunti di riflessione – costruito con gli strumenti della critica letteraria e della riflessione pedagogica, scegliendo opere che, per qualità dell’intreccio narrativo e cifra stilistica, sono da considerarsi letture arricchenti e preziose per aiutare insegnanti, genitori, educatori, bibliotecari e operatori culturali a leggere e ricordare insieme ai ragazzi la Grande guerra e, più in generale, per affrontare il tema dei conflitti. È difficile raccontare un evento tanto tragico senza ricorrere alla forza delle immagini; per questo il libro è corredato delle notevoli tavole disegnate da Maggioni: le sue illustrazioni, intensissime e impietose, sono ritratti che schiudono un suggestivo spazio visivo per il confronto con i ragazzi.

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