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Autore: Alessandro Scandale
Inaugurato in Biblioteca Bertoliana l'anno dedicato a Dante Alighieri. Una serie di iniziative lungo tutto l'arco del 2021. E un pregiato saggio recentemente pubblicato
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Inaugurato in Biblioteca Bertoliana l'anno dedicato a Dante Alighieri. Nell'ambito delle iniziative proposte dal Comitato cittadino per le celebrazioni di Dante Alighieri a Vicenza, promosso dall'assessorato alla cultura e di cui fanno parte istituti e associazioni culturali della città, nella sala Opac di Palazzo San Giacomo è allestita una vetrina espositiva con alcuni dei testi più pregevoli conservati nel patrimonio dell'Istituzione, mentre alla pareti della sala una serie di grandi riproduzioni scandiscono cronologicamente la storia della fortuna editoriale dell'opera dantesca. La mostra è visitabile durante gli orari di apertura di Palazzo San Giacomo per tutto il 2021, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19, il sabato dalle 8 alle 12.30.

Il viaggio nella storia e nella bellezza delle edizioni dantesche parte dal manoscritto in pergamena della Commedia realizzato dal veronese Bivilaqua nel 1395 e donato alla Bertoliana nel 1851. Con l’avvento della stampa (1450 circa) inizia una diffusione più capillare delle opere dantesche. Nel 1491, a Venezia, Bernardino Benali e Matteo Codecà stampano La Divina Commedia col commento di Cristoforo Landino, la cui peculiarità risalta dalla composizione tipografica, con il commento che fa da cornice al testo del poema. Il Cinquecento si apre con una piccola edizione di pregio, una Commedia stampata da Aldo Manuzio a Venezia nel 1502, realizzata avendo come modello il manoscritto posseduto dal cardinale Bembo. Spetterà al Settecento, secolo dell’Illuminismo, la diffusione di accuratissime edizioni illustrate delle opere di Dante: la sua scrittura sapiente e immaginifica è matrice e sguardo di tantissima creatività. La Bertoliana possiede la prima edizione illustrata del Settecento realizzata a Venezia dai tipografi Zatta nel 1757, ricca di ben 112 tavole calcografiche. L’edizione del XIX secolo più intensa è quella realizzata da Gustave Dorè e pubblicata a Parigi da Hachette nel 1861. Il pittore e incisore francese traduce visivamente Dante attraverso evocative rappresentazioni dei tormenti infernali.

In autunno la Bertoliana prevede una serie di attività legate alla promozione della poesia di Dante sia per adulti che per bambini. In concomitanza con l'iniziativa regionale "Il Veneto Legge", si attueranno attività laboratoriali per avvicinare i giovani alla lettura del Poeta. In collaborazione con l'Associazione Guide turistiche di Vicenza saranno organizzate quattro visite guidate gratuite dedicate alla "Vicenza ai tempi di Dante". Infine la Bertoliana prevederà in autunno un webinar con la dantista Teodolinda Barolini, professoressa di Italianistica alla Columbia University, e il giornalista del Corriere della Sera Paolo Di Stefano sul tema "Dante e gli altri".

Tra le pubblicazioni recenti sul Sommo Poeta, un cenno di merito va al bel saggio dell'inglese John Took: Dante - Amore, essere, intelletto (Donzelli), che ci aiuta a conoscere non solo le sue immortali opere ma anche gli eventi esterni che le hanno influenzate: gli amori, la politica, gli amici, i nemici, l’esilio. Un percorso interiore con cui Dante verificava scelte e cercava nuove strade da percorrere. Perché Dante – come scrive Piero Boitani nell’introduzione – "è il primo grande scrittore dell’Occidente a legare la sua poesia a ciò che ha vissuto, a fare poesia della vita, dei suoi sogni, delle sue idee, dei suoi sentimenti, dei suoi fallimenti". Studioso di Dante tra i più importanti al mondo, l'autore racchiude i frutti di un’intera vita dedicata al poeta, offrendoci la ricostruzione di una grande biografia intellettuale ed esistenziale. Took non trascura nulla, neanche le opere minori, perché ogni singolo verso, ogni singola riflessione trova senso e acquista un nuovo significato all’interno di un percorso più ampio, quello del cammino di Dante alla ricerca di ciò che può dirsi veramente e profondamente umano. Così anche opere apparentemente distanti dalla dimensione biografica assumono una nuova luce, in quanto la questione linguistica e letteraria è sempre agganciata alla dimensione esistenziale, perché è questa la dimensione che conta.


La ricerca personale di Dante diventa la nostra ricerca, perchè da sempre, in letteratura, il tratto distintivo dei grandi scrittori - poeti, romanzieri o saggisti essi siano - è esattamente quello di interrogarci, di spingerci oltre la quotidianità, di sollecitare pensieri, parole e riflessioni. Così appaiono di stretta e pressante attualità quei versi della Commedia (Purgatorio) - "Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta..." - in cui molti, oggi, non possono fare a meno di identificarsi, osservando con sgomento e preoccupazione le sorti assai incerte del nostro Paese. Took, professore emerito di studi danteschi allo University College di Londra, è stato insignito del Premio di storia letteraria Natalino Sapegno per il suo lavoro su Dante.

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